Dai bracciali con i noccioli delle olive ai presepi in legno: è l'arte "made in Bitetto" di Mino
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venerdì 10 ottobre 2025
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di Francesco Sblendorio - foto Paola Grimaldi
Ma la sua produzione non si limita ai bracciali. Dal suo estro nascono vere opere d’arte che richiamano la tradizione e la cultura locali: oggetti in legno d’ulivo, riproduzioni in sughero dei monumenti, singoli componenti dei presepi. Il luogo in cui Mino plasma le sue creazioni "made in Bitetto" è una piccola bottega nel cuore del centro storico del paese. È lì che siamo andati a conoscerlo un giorno di inizio ottobre. (Vedi foto galleria)
Partendo dalla centrale piazza del Popolo, costeggiamo la facciata della Chiesa madre e imbocchiamo via XXIV Maggio. Svoltiamo alla seconda strada a sinistra, via Santa Margherita, e dopo pochi metri arriviamo al civico 9. È l’ingresso del laboratorio di Mino, abbellito da una variopinta panchina e qualche pianta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’insegna “Bottega il presepe tutto l’anno” ci fa intuire che l’uomo è specializzato anche in presepi artigianali. Superata una tenda fatta interamente con tappi di sughero, entriamo nel suo piccolo regno. E accanto a uno scaffale troviamo Mino, che ripercorre con noi la sua storia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Nella vita ho fatto il benzinaio, il cameriere, ho gestito un’impresa di pulizie – racconta -. Ma fin da quando ero bambino la mia vera passione è stata sempre l’artigianato». Una passione alla quale in realtà non ha mai rinunciato. «Sotto casa avevo una stanza adibita a laboratorio in cui mi rifugiavo dopo le giornate di lavoro – ricorda Mino -. Sette anni fa poi presi in affitto questo locale nel centro storico e vi trasferii la mia bottega. Nel frattempo sono andato in pensione: saltuariamente faccio ancora il cameriere nei ristoranti, ma la maggior parte del mio tempo la trascorro qui».
E i risultati si vedono. Il locale infatti è tutto un susseguirsi di mobiletti, cassettiere, scaffali e sedie in legno su cui non c’è quasi un centimetro libero. Sopra vi sono appoggiate decine di presepi in legno ricostruiti dentro caffettiere, botti, anfore, tegole e finanche foglie di palma e noci di cocco. Il tavolo su cui Mino sta lavorando è anch’esso pieno di attrezzi, pennelli, tappi di sughero, perline e tantissimi noccioli di olive.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli chiediamo di mostrarci come si creano i suoi tipici braccialetti (vedi video). «Innanzitutto si preparano i noccioli delle olive», ci dice mentre aziona una mola rotante provvista di carta abrasiva con cui ne asporta le estremità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Quindi vi si pratica un foro con un piccolo trapano chiamato drimmel – continua -. E a questo punto si passa a realizzare le perline con la pasta di fino: una sorta di plastilina colorata molto friabile che va lavorata tra le dita per diversi minuti per compattarla al meglio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche le perline vengono traforate usando un punteruolo in legno, prima di essere cotte in un fornetto scalda-brioche per circa cinque minuti. L’ultimo passaggio è l’infilaggio: un laccetto di cotone si fa passare dentro i noccioli e le perline per andare infine a fare un nodo.
Oltre ai bracciali Mino crea anche tutta una serie di altre opere che richiamano la tradizione bitettese. Utilizzando il sughero dei tappi di bottiglia, per esempio, è riuscito a modellare le riproduzioni in scala di due importanti monumenti cittadini: il palazzo del Sedile e la chiesa della Veterana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In radica d’ulivo locale ha plasmato invece dei simpatici papillon e un carillon sul quale ha installato una piccola Natività. Con i materiali più vari realizza poi molti componenti dei presepi che ricordano oggetti tipici delle antiche case pugliesi: dai cestini di vimini alle brocche, fino ai tini per la conservazione degli alimenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma il vero fiore all’occhiello sono le sedie in miniatura in legno locale e spago. «Piacciono così tanto che ogni anno sono richieste addirittura dai presepisti napoletani di San Gregorio Armeno», ci dice con una punta di orgoglio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando gli chiediamo se faccia tutto da solo, Mino ci risponde che in realtà ha due aiutanti. E ci indica una coppia di simpatici pappagallini verdi in una gabbietta appesa alla parete. «Sono i miei assistenti – scherza -: a volte do loro un tappo di sughero e loro con il becco lo sbriciolano fino a renderlo una sorta di terriccio che poi riuso nei presepi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Prima di salutarci, Mino tiene a farci notare un aspetto del suo lavoro: oltre alle abilità manuali, un’altra risorsa su cui fa leva è la capacità di riciclare. «Se per strada o fuori casa dei vicini vedo un materiale che può essere recuperato lo prendo e lo stravolgo», spiega. Oggetti a cui quindi Mino dà nuova forma e vita, trasformati in manufatti pronti ad andare in giro a raccontare un po’ di storia di Bitetto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video (di Paola Grimaldi e Gaia Agnelli) la nostra visita alla bottega di Mino:
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